Cosa sono i sonniferi

I farmaci che inducono il sonno

Il sonnifero è una sostanza ipnoinducente o sedativa ed ha lo scopo di facilitare il sonno.

E' indicato per coloro che hanno difficoltà ad addormentarsi oppure coloro che si svegliano più volte la notte con difficoltà poi a riaddormentarsi.

Infatti si è calcolato che circa il 34 % della popolazione mondiale soffra di disturbi del sonno.

Le cause possono essere varie: l'ansia, lo stress, preoccupazioni e pensieri fissi.

Un sonno disturbato ha conseguenze sulla qualità della giornata: problemi sul lavoro, stress e nervoso, stanchezza diurna e di conseguenza la qualità della vita peggiora.

I sonnifero hanno lo scopi di indurre al sonno in modo artificiale, nel caso di farmaci veri e propri, o comunque forzato, nel caso di prodotti naturali a base di erbe.

Le azioni principali del sonnifero sono quella ansiolitica e quella sedativa.

I farmaci più conosciuti ed usati in questo senso sono le  benzodiazepine.

Passatempi

Queste sostanze agiscono a livello del sistema nervoso centrale provocando:
rilassamento della muscolatura scheletrica (miorilassante)
riduzione dell'ansia (effetto ansiolitico)
induzione al sonno (effetto ipnotico-sedativo)

Vengono utilizzate anche nei processi di anestesia e nei casi di epilessia (anticonvulsionante)
L'azione principale a livello neurologico è quella di velocizzare i trasmettitori GABAergica.

Si causa infatti una iperpolarizzazione  delle cellule nervose con conseguente calo dell'eccitabilità.

Questi farmaci vengono comunque prescritti dal medico curante in genere su consiglio di uno psicologo e si consiglia sempre l'associazione di un ciclo di sedute psicologiche per andare a fondo di questi problemi di ansia e tensione che causano l'insonnia.

Prima di ricorrere ai farmaci è opportuno valutare anche le cause concrete di questi disturbi, che potrebbero essere abitudini sbagliate, irregolarità nei ritmi (andare a letto molto tardi o ad orari diversi ogni giorno).

Altre cause potrebbero essere il mal di schiena, in primo luogo la lombalgia. Oppure la difficoltà nella respirazione, le apnee notturne, che devono essere evitate eventualmente con l'utilizzo dei cerottini nasali.

La difficoltà nel dormire bene può anche essere ricondotti a fattori esterni, all'apparenza così banali da non venire presi in considerazione.

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Pensiamo, ad esempio, all'inadeguatezza del materasso oppure alla stanza mal arieggiata nel corso del giorno o con una temperatura interna troppo alta o troppo bassa. Rumori e luci possono ugualmente essere deleteri per prendere sonno, così come cene troppo abbondanti al termine delle quali non sono state attese le ore indispensabili richieste per una sana digestione.

La paura di non dormire un numero sufficiente di ore e di conseguenza essere impreparati ad affrontare al meglio la giornata seguente contribuisce, inoltre, a peggiorare lo stato delle persone affette da insonnia che, all'opposto, dovrebbero ricorrere ad ogni soluzione per rilassarsi prima di spegnere la luce, magari facendosi un bagno caldo, utilizzando le tecniche di rilassamento, leggendo e trovando la forma migliore per allontanare da sè i pensieri pressanti che accompagnano le giornate e che dovrebbero essere allontanati almeno durante le otto ore dedicate al sonno.